L’ortocheratologia (Ortho-K) è una tecnica di compensazione temporanea di un difetto visivo (in genere la miopia, ma anche l’ipermetropia e la presbiopia sono trattabili) mediante l’applicazione programmata di lenti a contatto gas-permeabili indossate di notte. Il porto notturno ha il vantaggio di limitare il discomfort provocato da una lente semi-rigida, grazie all’assenza dell’ammiccamento palpebrale e di eliminare le componenti ambientali (polvere, vento, aria condizionata, attività sportive) frequenti cause di intolleranza alle lenti durante il giorno. Mentre le lenti a contatto tradizionali sono disegnate in modo da interferire il meno possibile con l’anatomia e la fisiologia oculare, le lenti per Ortho-K vengono progettate su misura per ogni singolo occhio allo scopo di modificare ad arte, in maniera controllata, il profilo ottico-geometrico degli strati superficiali della cornea, dotati di un certo grado di plasticità.
Il modello topografico mostra il meccanismo di funzionamento dell’ortocheratologia. Lo spostamento dinamico degli strati superficiali della cornea (epitelio), indotto in maniera transitoria dalla lente, ne rimodella il profilo, appiattendolo in maniera programmata al centro e ispessendolo in media periferia.
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